Diagnostica Cardiologica

Ecocardiografia

L’ecocardiografia chiamata anche ecocardiogramma è un test che ci dà delle immagini del cuore in movimento. Vi sono vari tipi di ecocardiogramma:

Ecocardiogramma transtoracico. E’ la forma standard, il gel è messo sul torace e la sonda invia delle onde ecografiche. Il computer converte queste onde in immagini che sono viste sul monitor. Se i polmoni o le costole bloccano la visione si può iniettare una piccola quantità di colorante per migliorare le immagini.

Ecocardiogramma transesofageo. In questo caso un tubicino flessibile contenente alla punta un trasduttore è introdotto dalla bocca fino all’esofago.
In questo modo si ottengono immagini più dettagliate del cuore. Si fa con anestesia locale è leggera sedazione.

Ecocardiogramma con stress. E’ indicato quando è necessario conoscere la pervietà delle arterie coronarie durante l’attività fisica.
Lo stress ecocardiogramma ci dà delle immagini del cuore immediatamente dopo aver camminato su un tapis roulant o su una cyclette.
Se non si è capaci di eseguire questo esercizio si fa un’ iniezione di un farmaco che simula l’attività del cuore come se stesse facendo uno sforzo.

Elettrocardiogramma ECG

L’elettrocardiogramma chiamato anche ECG registra i segnali elettrici mentre attraversano il cuore. Serve per vedere il numero di battiti al minuto, il ritmo del cuore in condizioni normali o sotto sforzo. E’ un esame non invasivo, non doloroso, con risultati immediati. I risultati che abbiamo riguardano:

La frequenza cardiaca.
Può essere normale (circa 70 ) oppure bassa o elevata.

Il ritmo cardiaco. Possiamo trovare una tachicardia –frequenza superiore a 100 bpm- o una bradicardia –frequenza al di sotto di 40 bpm- o altre anomalie del ritmo. Queste possono dipendere da malfunzionamento del sistema di conduzione oppure da farmaci come betabloccanti, farmaci psicotici, anfetamine.

L’infarto miocardico. Possiamo vedere un infarto mentre si sta verificando oppure gli esiti di un infarto cardiaco. Con l’ECG vediamo anche la sede del cuore dove ciò avviene e la sua estensione.

Insufficiente flusso di sangue e ossigeno al cuore. Con l’ECG possiamo diagnosticare un’ischemia. Un dolore toracico può dipendere dal cuore per insufficiente apporto di ossigeno o da altre cause.

Eco Doppler dell'Aorta Ascendente

Quando l’aorta toracica aumenta di volume, si parla di dilatazione o aneurisma dell’aorta ascendente. Se l’aumento di diametro dell’aorta supera i 50 mm bisogna prendere in considerazione l’ipotesi di intervento chirurgico. La sua dilatazione eccessiva può essere causa di insufficienza aortica o ancor peggio, rottura dell’aorta stessa. L’esame ecodoppler misura il diametro dell’aorta in diversi punti e quindi è molto importante per scegliere cosa fare.

Holter cardiaco

HolterCradiaco permette di:Correlare i sintomi con il ritmo cardiaco

  • Monitorare il ritmo cardiaco nelle 24 ore

  • Correlare i sintomi con il ritmo cardiaco

  • ​Diagnosticare un ritmo irregolare: tipo di anomalia e l’eziologia

  • Come controllo dopo la terapia per ritmo irregolare

Quando l’Holter standard non cattura il battito irregolare si può suggerire un Holter wireless che può funzionare per settimane.

Holter Pressorio

’Holter pressorio o “Monitoraggio non invasivo della pressione arteriosa” (MAPA) delle 24 ore è un test non invasivo e indolore che permette di registrare 24 ore su 24 la pressione arteriosa. L’Holter pressorio è uno strumento importante per verificare l’esistenza di:

  • ipertensione arteriosa instabile

  • ipertensione trattata con terapia farmacologica

  • la cosiddetta “ipertensione da camice bianco”, di natura emotiva, dovuta allo stato di agitazione derivato dal doversi sottoporre a un esame.

L’holter pressorio è utilizzato anche per monitorare gli atleti nel corso della loro attività sportiva.

Per lo svolgimento dell’esame dell’holter pressorio, al paziente viene consegnato un apparecchio che dovrà essere indossato per un’intera giornata, così da registrare automaticamente, ogni 15 minuti di giorno e ogni 30 minuti di notte, la sua pressione. Il paziente può annotare ogni dato che possa essere considerato utile al test (attività svolta, sintomi, disturbi, fattori di stress). Trascorse 24 ore, il paziente si reca in clinica per togliere l’apparecchio, il medico cardiologo lo analizzerà per determinare una diagnosi.